08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Il primo livello Reiki
Corso di I livello
Fabrizio Nencioni

















Per frequentare un corso Reiki di I Livello, è necessario prima scegliersi un buon master, un buon maestro di Reiki.

E’ da lui/lei che apprenderete la conoscenza necessaria per entrare nella bellezza dell’energia Reiki e, principalmente, è tramite il master di Reiki che otterrete, in due giorni consecutivi, le 4 armonizzazioni necessarie per conseguire il I Livello. Per queste ragioni è molto importante l’energia del master.

Come fare per scegliere l’operatore? Prima di tutto parlate con chi ha già frequentato un corso di I Livello e sentite le sue impressioni sul corso e sul master e poi andate a conoscere personalmente il/la master che vi armonizzerà al I Livello e decidete se vi trovate o meno a vostro agio con questa persona. Se non conoscete nessuno che è stato armonizzato all’energia Reiki, andate personalmente a conoscere uno o più master e poi scegliete quello/a con cui vi sentite più in empatia.
Questo è molto importante perché non c’è un albo di master Reiki che potete consultare ed è quindi soltanto in mano vostra la scelta della persona giusta per voi e se sarete in grado di ascoltarvi, non sarà una scelta difficile.

Esiste anche la Reiki Alliance, un'associazione che tende a dimostrare il lignaggio di discendenza diretta da Usui dei master che vi appartengono, fondata da Phyllis Furumoto, la discendente di Takata; Takata era la nipote di Usui che ha portato la conoscenza del Reiki dal Giappone in occidente.
A me personalmente quest'associazione non piace perchè ha delle regole e delle modalità che non condivido per niente, ma può essere un punto di partenza per la ricerca del master.
Ha comunque un aspetto di serietà per i master che vi appartengono e gli intenti che la muovono; ma per essere un buon master Reiki, non è assolutamente necessario appartenere alla Reiki Alliance anche perchè ho conosciuto master dell'Alliance con i quali non potrei proprio avere a che fare.

Insomma e purtroppo, il mondo dell'energia Reiki è diventato un po' una giungla, come avrete ben capito e magari anche vissuto di persona.

Non prendete la vostra decisione rispetto alla cifra che vi viene chiesta. Meglio un master bravo e magari per voi costoso, che un master economico e non all'altezza della situazione, che è operare con le vostre energie sottili profonde. E chi state leggendo è un master che per i suoi seminari prende cifre che non possono certo definirsi alte. Questo perchè non ho mai desiderato vivere di Reiki e penso anche che uno scambio, nel nostro caso di denaro ma potrebbe anche essere altro, sia una cosa giusta. Questo per il tempo che viene offerto da chi opera e fruito da chi ne beneficia.

Purtroppo molti master Reiki, che non possono certo essere chiamati maestri di Reiki, si sono improvvisati tali senza la dovuta esperienza, senza la dovuta conoscenza e, più che altro, senza l’integrità e l’allineamento interiore necessari per quest’esperienza che è come una missione, un servizio offerto a chi vuole avvicinarsi a questa tecnica di autoguarigione. Questo ha fatto sì che quando si parla di Reiki, spesso se ne parla come una disciplina molto mercificata. Questo fa giustamente scattare valutazioni sulla sua efficacia e sulla sua bontà. Nonostante che l’ego dell’essere umano abbia fatto apparire in diverse occasioni le svariate scuole di Reiki contrapposte tramite “Il mio Reiki è meglio del tuo”, l'efficacia e la bellezza di questa esperienza è e rimane completamente integra.

Durante un corso di I Livello, il/la master, si comportano come elettricisti energetici; immaginate due fili elettrici staccati, uno è il vostro, quello del vostro essere e l’altro è quello di un serbatoio infinito di energia di guarigione. Durante le armonizzazioni è come se man mano venissero uniti i vostri fili e poi agganciati completamente ai fili del serbatoio dell’energia Universale.

Un master Reiki è un tecnico energetico...
ma non è soltanto questo.

Avendo a che fare con le energie sottili profonde, con le emozioni e quindi con l’anima delle persone, un maestro di Reiki che si definisca tale, deve conoscere bene le proprie per essere un canale pulito specialmente nell’intenzione e nella motivazione che lo spinge ad operare a livello profondo sugli altri. Non si può fare i maestri di Reiki, come talvolta vedo, per arrotondare lo stipendio o per fregiarsi del titolo di master Reiki solo perché basta pagare senza frequentare alcun corso per ottenere l’attivazione.
E' come far jogging andando in auto, credersi poi atleti e voler insegnare agli altri a correre!
La motivazione deve essere ben più profonda per una disciplina di guarigione così potente che incontra lo spirito e quando andrete a parlare con un master di Reiki, se starete bene in ascolto, potete osservare le motivazioni che muovono questa persona a svolgere il ruolo di maestro di Reiki.
Cercate il suo entusiasmo per questa disciplina e se lo trovate, è la persona che fa per voi!

Alla fine di un corso di I Livello, dai chakra dei palmi delle vostre mani, uscirà una calda energia di guarigione che prima non c’era: l’energia Reiki. Potrete e dovrete autotrattarvi, se vorrete continuare ad avere l’apertura energetica e la bellezza che avete vissuto durante il corso. Non facendovi gli autotrattamenti giornalieri, non farete sì che il canale ormai aperto si richiuda, ma non potrete finire l’opera che avete incominciato nel momento che avete deciso di frequentare un corso di I Livello. Il canale non si richiude più, sarà sempre lì a vostra disposizione.

Può talvolta accadere che, dopo il corso e dopo che avrete cominciato ad autotrattarvi, cominciate a star male interiormente e talvolta anche fisicamente. Confrontatevi naturalmente col vostro master: state vivendo l’effetto paradosso che si ritrova anche in molte altre discipline energetiche e vibrazionali come l’omeopatia, l’osteopatia, l'omotossicologia e altre per finire anche alla psicanalisi stessa. Vi state depurando dalle tossine che avevate in circolo e se state male è buon segno: vuol dire che state guarendo!
Non potete portar luce nei luoghi bui della vostra anima senza prima attraversarli.

C'è anche da dire che molte persone, direi la maggior parte, non vivono i malesseri descritti sopra e che ho vissuto anch'io, ma solo un'apertura e il piacere benefico dell'energia Reiki, sia durante il corso che ad autotrattarsi e poi a trattare gli altri. Si, perchè trattare gli altri è molto piacevole sia direttamente che a distanza. Durante un trattamento ad un'altra persona, visto che siamo canali, l'energia Reiki passa attraverso di noi e viene vissuta anche da chi tratta.
Esattamente come un tubo in cui scorre l'acqua e che rimane esso stesso bagnato.

Trattandovi tutti i giorni per qualche mese, man mano che procederete a vivere intensamente l’energia Reiki, vivrete un riallineamento corpo-mente che vi donerà armonia ed equilibrio. Accanto negli allegati, ho proposto le posizioni base sia degli autotrattamenti che dei trattamenti che potrete poi fare agli altri. Le immagini sono state prese da un vecchio testo di Giancarlo Tarozzi. Seguite le indicazioni che vi daranno i vostri master e quello che leggete in questo articolo, usatelo come un’ulteriore indicazione da chi ha un po' di esperienza e nutre molto amore verso questa splendida tecnica di guarigione la cui bellezza vi potrà aiutare nella vita di tutti i giorni. BUON REIKI!




Autotrattamento

Trattamento base 1

Trattamento base 2

Trattamento base 3

Trattamento veloce

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